Nella sua lunga e luminosa carriera, costellata anche da incidente, gli è mancato il gusto di giocare la finalissima dei mondiali del 1982 in Spagna, dopo essere stato uno dei migliori nelle gare dei quarti di finale e nella semifinale. Un campionato con la C maiuscola che ha legato il suo nome alla storia della Fiorentina: il “putto biondo” e la “luce” o “il ragazzo che gioca guardando le stelle” continua ad essere nei cuori e nel ricordo non solo degli sportivi viola ma di tutti coloro che apprezzano i veri uomini di sport.